C'era Mario Tozzi nel mio sogno...
Avete presente il geologo che faceva l'assistente di Geologia del Prof. Parotto all'Universita' la Sapienza di Roma?!
No!?
Avete ragione.
Ricomincio...
Avete presente quel geologo che conduceva prima una bella trasmissione sull'ecologia su Radio 24, poi e' passato in TV a condurre "Geo & Geo" e ora conduce su LA7 "La Gaia Scienza"?
Aaahhh bene, ora si' che ci siamo.
Ebbene ho sognato proprio lui.
Non vi stupite piu' di tanto, e' stato lui che ha interrogato mio marito quando era ancora all'Universita'. 45 minuti di interrogazione ed io fuori ad aspettare nervosissima. Come potrei mai dimenticarlo!? E poi, ultimamente, si vede sempre in TV.
Comunque... ho sognato Mario Tozzi che vivena nella palazzina accanto a quella dei miei genitori. Usciva vestito con un completo blu molto elegante ed una valigetta 24 ore. Cosa strana visto che lui veste sempre molto casual.
Io lo aspettavo appena fuori dal cancello. Dovevo chiedergli una cosa molto importante e per me era fondamentale conoscere il suo parere.
Dovevo sentirmi dire da lui, mentre mi fissava negli occhi, se era assolutamente convinto che non si potesse addestrare una strana specie di esseri anfibi che, al contrario, io pensavo di poter addomesticare.
La cosa piu' strana del sogno - creature a parte che ovviamente non esistono e sono solo il parto della mia fantasia: delle specie di esseri cilindrici che vivono in mare - e' il tono cospiratorio col quale si svolge la conversazione. Su tutto aleggia la paura di essere spiati e/o ripresi. E' come se fossimo sotto un regime dittatoriale e le nostre idee innovatrici e scientifiche non fossero libere di circolare.
Tozzi mi risponde con tono secco che la cosa non e' nemmeno in discussione, ed io me ne vado afflitta.
Ma poi ci ripenso, la sua risposta mi sembra troppo asciutta. Sono sicura che mi nasconda qualcosa e per questo mi metto a pedinarlo. Lo seguo fino a casa sua: un'umile dimora dove vive insieme ad altri due fratelli, gemelli fra loro. Uno dei due gemelli lo attacca subito, appena mette piede in casa. Lo rimprovera per avermi mentito. Gli dice che non doveva farlo. Tozzi risponde, cercando di mantenere la calma, che lo ha fatto per il mio bene, per proteggermi. Ha paura, infatti, che se proseguo su quella strada qualcuno mi prenderebbe di mira per le mie idee troppo innovative e liberali.
Non mi fermo ad ascoltare il resto della conversazione: ora so quello che mi serve. Gli esseri anfibi possono essere ammaestrati, esattamente come pensavo io. Corro via e mi dirigo verso il mare e non solo trovo un dozzina di questi esseri ma riesco ad ammaestrarli e a comunicare con loro. Sono come una direttrice d'orchestra che e' li' a far suonare la sua migliore sinfonia mentre gli esseri anfibi saltano e costruiscono la loro coreografia.
Un nuovo mezzo di comunicazione.
Credo, a questo punto, di essermi svegliata perche' il sogno cambia completamente direzione. Ora sono in macchina col mio miglior amico, Mc. Siamo nella sua macchina. Lui e' seduto alla guida ed io sono sul sedile posteriore anche se sono sporta in avanti. Stiamo affrontando una lunga e ripida salita, ma ridiamo beati perche' sappiamo che stiamo andando ad una festa o forse ad una sagra di paese.
Piu' ci avviciniamo alla nostra meta, piu' la strada si popola di figure strane. Sono persone che indossano bellissime maschere e che hanno il viso dipinto. Indossano bei vestiti, ma i loro visi non sono coperti da maschere bensi' sono dipinti per essere ancor piu' surreali. Ci sono gatti dal volto bianco e lunghi baffi neri, morti dagli occhi profondi e dai denti sporgenti, vampiri cinerei, pipistrelli, demoni e quanto altro.
Come li vedo ne resto affascinata. Costringo Mc a fermarsi subito, devo correre anche io a farmi dipingere il viso come la maschera che indossa il folle killer della serie di film "Venerdi' 13".
(No ... ma sto bene!!! O_O )
L'uomo comincia a dipingermi il viso, ma io ci ripenso: la vernice che usa mi brucia sulla pelle. Non posso... non posso e basta.
E qui mi sono svegliata.
Fede