Monday, March 23, 2009
Niente di strano che nel sogno di questa notte ci fosse anche il detective Scanlon (visto che ieri nel delirio febbricitante ho visto ben due nuove episodi di Medium).
Nel sogno dovevo aiutarlo in non so che tipo d'indagine.
Arriviamo al paesino nostra meta e ci ritroviamo proiettati indietro nel tempo. Il paese e' un classico borgo medievale: ci sono le case col tetto fatto di legnetti incrociati, c'e' la grande chiesa e in lontananza le mura di un castello.
Entro in una delle case perche' avevo promesso ad una mia amica che mi sarei presa cura di uno dei suoi cuccioli di cane. Li' mi aspettava l'amica (Dinetta) che viveva coi suoi genitori.
Per entrare in casa si entrava direttamente nella cucina, nella quale spiccava il grande camino per cucinare, poi sulla destra, c'era l'unica stanza da letto di tutta la casa.
Entro e scelgo l'unica cucciolotta femmina che aveva il pelo di color verde. Era talmente piccola che potevo tenerla sul palmo della mano.
Quando esco, dopo aver fatto il mio dovere, mi dirigo verso la grande chiesa gotica. Dentro mi aspetta Scanlon per proseguire con le indagini. Mentre siamo tutti li' seduti ad ascoltare l'omelia, ne succedono di tutti i colori. Dalla busta di Loredana escono due ricci, che io riesco a prendere senza che questi mi pungano. Li prendo e li porto al sicuro. Poi, dallo zaino di un ragazzo - che poi mi spieghera' essere un girovago che sta facendo il giro del mondo - esce un picchio. Tutti proviamo a prenderlo per ridarlo al proprietario ma senza successo. Nel tentativo di afferrare il picchio fuggitivo prendero' in sequenza: una colomba, un piccione e infine un pappagallino verde che mi si posera' sul dito per prendere del cibo. Decido di tenermi anche il pappagallo che mi ricorda quello della mia infanzia, che io e mia sorella avevamo chiamato Generale Lee. In onore del Generale battezzero' cosi' anche il mio nuovo amico. Cosi' ora ho: una cucciolotta di cane mastino dal pelo verde, un pappagallino e due ricci.
Proseguo nelle indagini da sola e mi reco in Tailandia, in un paese sperduto nella giungla. L'unico mezzo di comunicazione tra il paese e la civilta' e' una piccola barca di legno che segue il percorso del fiume fino alla prima citta'.
Le tracce s'interrompono, quindi devo tornare in citta', su questa barca che sembra assai poco stabile. Mi avventuro lo stesso, non ho altro modo per tornare indietro, ma durante il percorso incontro molti bambini tailandesi che si fanno il percorso a nuoto. Chiedo loro se non si stancano, se non sarebbe meglio che prendessero la barca, ma loro mi rispondono che non hanno i soldi e che va bene cosi'.
Arrivo in citta' e riesco a tornare nel paese medievale dove mi aspetta il detective per proseguire le indagini. A questo punto mi sono svegliata.
Mah!
 
posted by Federica at 8:38 AM |


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