Friday, June 19, 2009
6/7 Giugno 2009 - Incontro di fine Anno Accademico per tutti gli allievi

Hotel Du Park*** - Via Marsicana SS 83 Km 50 - Opi (AQ)

Lo stage di Opi (in pieno Parco Nazionale d'Abruzzo) è stata un'esperienza particolare sotto molti punti di vista.
A parte l'intensa e continua pratica di Tai Chi, abbiamo avuto la possibilità di provare un'altra arte marziale: il Karate applicato alla Difesa Personale.

Trovo che l'idea di uno scambio di filosofie marziali possa essere molto intrigante sia per soddisfare la pura curiosità, che per ampliare la propria conoscenza di un mondo così complesso e vasto.

Alle 16:00 di sabato eravamo già pronti per cominciare l'allenamento che si sarebbe protratto fino alle 20:00.
Apertura, come al solito, col Chi Kung per attivare l'energia. Anche i Maestri e gli allievi di Karate hanno partecipato a questo speciale riscaldamento, cercando quel rilassamento muscolare e mentale che è proprio dello stile Tai Chi Chuan detto Yang, quello praticato dal nostro Maestro Bruna.

Abbiamo quindi cominciato tutti insieme con “I movimenti degli otto animali”: Falco, Lupo, Serpente, Tigre, Drago, Scimmia, Uccello e Orso per poi proseguire con la Forma “3 minuti numero 1”.
Noi allievi di Tai Chi eravamo sparsi in mezzo a quelli di Karate, cosicché, questi ultimi, potessero seguirci nell'esecuzione. I nostri colori (nero per il Tai Chi e bianco per il Karate) ci separavamo, ma meglio sarebbe dire che ci identificavano come praticanti di uno specifico stile perché in quel momento eravamo tutti uniti da un'unica passione.

Dopo il riscaldamento e la prima Forma le scuole si sono dovute necessariamente separare per andare avanti ognuna col proprio programma.
Il nostro allenamento e' stato intenso e si è protratto fino alle otto di sera.

Dopo la cena il programma proseguiva con la visione del film giapponese “Kuro-Obi” (Cintura Nera) che ci ha mostrato il forte legame che unisce Maestro e allievo nella strada per il conseguimento della Cintura Nera. Un legame che va ben oltre il semplice allenamento fisico, ma che è un atteggiamento mentale, una filosofia di vita. L'arte marziale non deve essere vista solo come attacco contro un potenziale nemico, bensì come possibilità di difesa e di contrattacco senza infierire su chi è inerme. Questo concetto sarà ripreso poi il giorno successivo durante la lezione di Difesa Personale.

Ma per chi ne aveva la forza, la serata non era ancora finita: la discoteca dell'albergo ha fornito musica e divertimento fino a tarda notte.

Alle 04:30 del mattino di domenica 7 giugno, eravamo di nuovo tutti in piedi per il Chi Kung in attesa dell'alba: l'ora migliore per questo tipo di pratica.
Ci hanno raggiunto anche alcuni praticanti di Karate, desiderosi di conoscere di più di un'arte per loro fino a quel momento mai studiata.
In attesa del sorgere del sole abbiamo imparato un nuovo metodo di allineamento dell'energia: “Gli Otto Pezzi di Broccato”.
Abbiamo cosi': “tenuto il cielo in alto con le mani”, “preso di mira un'aquila lontana”, “separato le mani”, “ruotato la testa ed equilibrato il bacino”, “guardato dietro”, “unito le mani ai piedi”, “colpito col pugno” e ci siamo “sollevati sulla punta dei piedi”.
Quindi siamo rientrati in albergo per eseguire una complicata pratica interna per la purificazione degli organi.

Purtroppo (o per fortuna ^_^) l'albergo era lontano da ogni centro abitato; così non è stato possibile andare a fare colazione subito dopo l'alba. Molti di noi, stremati dalla discoteca della sera prima, hanno preferito andare a dormire un altro paio di ore prima di fare colazione e di ricominciare con la pratica del Tai Chi.

Alle 10:00 eravamo di nuovo tutti pronti. Ogni livello aveva i suoi movimenti da ripassare in vista degli esami. Per questo motivo l'allenamento è andato avanti a ritmo serrato, senza mai fermarsi: movimenti, forme, applicazioni. E' stato tutto ripetuto più e più volte.
L'affiatamento tra i vari gruppi, dopo gli stage di metà anno, era ormai testato e prendere tutti lo stesso ritmo non è stato così difficile come la prima volta.

Alle 12:00 abbiamo avuto la possibilità di partecipare alla lezione di Difesa Personale tenuta da uno dei Maestri di Karate.

Anche in questo caso allievi di Tai Chi si sono mischiati a quelli di Karate per eseguire in coppia le applicazioni.
Ovviamente ci siamo trovati a doverci confrontare con qualcosa di completamente diverso dal nostro stile, ma forse proprio per questo intrigante. Il Maestro era davvero molto bravo e ci ha mostrato come difenderci nelle situazioni purtroppo “tipiche” dei nostri giorni. Non ha lesinato nemmeno con le spiegazioni sul nostro codice penale, ovvero sulla notevole ma difficile-da-cogliere differenza tra “legittima difesa” ed “eccesso colposo”.
Di nuovo si torna alla filosofia del film della sera prima: cos'è veramente l'arte marziale? Fin dove si può parlare di praticante di arti marziali o di semplice Rambo desideroso di menar le mani?

Il primo principio che ci ha insegnato durante la messa in pratica delle tecniche di Difesa Personale e' stato quello dell'anticipare l'avversario attaccando per primi con dei movimenti evasivi. Ma ci ha anche ribadito più di una volta, che non si deve necessariamente arrivare allo scontro fisico, anche quando si è consapevoli della propria superiorità; anzi.... bisogna farlo solo quando non si ha nessun'altra possibilità di uscita.

Come già dicevo prima: allenarsi con il Karate anche se solo per Difesa Personale e' qualcosa di molto diverso da quello che come allievi di Tai Chi siamo abituati a fare. L'energia fisica impiegata è decisamente maggiore, così come è assolutamente necessario quel contatto fisico che serve per imparare le leve articolari che sono alla base della Difesa Personale in quanto servono per immobilizzare e quindi rendere innocuo un aggressore.

Abbiamo poi avuto l'onore, sempre nell'ambito di questo scambio culturale tra diverse arti marziali, di assistere ad una dimostrazione di Iado, ovvero l'Arte di Estrarre la Spada, da parte di un Maestro cubano molto bravo.

All'una passata, spossati ma felici, siamo rientrati per il pranzo.

Lo Stage era aperto anche ai familiari dei praticanti per i quali il fatto di trovarsi in pieno Parco Nazionale d'Abruzzo, a pochi Km di distanza da Pescasseroli, ha offerto numerose possibilità di svago anche al di là dell'arte marziale.
Nei dintorni ci sono molti luoghi da poter visitare, cammini montani da poter affrontare sia per i principianti che per camminatori più esperti. Senza contare che la struttura offriva anche una bella e ampia piscina dove poter fare il bagno.

Federica
 
posted by Federica at 7:44 AM | 2 comments