11 gennaio 2008

Mi alzo ancora prima della volta scorsa. Esco che il sole e' ben lungi dal sorgere. Arrivo alla ASL 30 minuti prima dell'apertura e prendo il numeretto: sono la numero 2. Davanti a me c'e' solo un anziano signore.
Nei 30 minuti successivi, la saletta d'attesa esterna si riempie.
Quando le porte si aprono e mi presento allo sportello come prima cosa mi sbagliano le etichette.
E passi....
Come seconda cosa: l'infermiera non ha la piu' pallida idea di come si faccia una curva glicemica senza carico di glucosio.
Devo aspettare la dottoressa che sara' in sede non prima delle 8.
E passi....
Come terza cosa: quando la dottoressa arriva esamina le mie impegnative e mi spiega cosa devo fare: ne avro' per tutto il giorno.
E passi....
Poi, lampadina!
Insieme, alla dottoressa e all'infermiera, viene in mente che il venerdi' chiudono alle 10:30 mentre io devo fare il quarto prelievo un'ora prima di pranzo. Il quinto un'ora dopo il pranzo e il sesto due ore dopo il pranzo.
Quindi, mi spiegano con gentilezza che dopo dovro' spostarmi in un'altra ASL per finire cio' che loro hanno iniziato. Una ASL nel quartiere Prenestino.
"Freghete!!" avrebbe detto la mia nonna marchigiana.
E no, ma questa proprio non mi va giu', non passa. Ma che posso fare???

Fortuna che ho trovato chi mi ha fatto da autista, altrimenti ero fregata.
Ma svegliarsi prima, no!?!!